Il drink Blue-Blooded Mary di Sabina Yausheva del DRY Milano

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Il drink Blue-Blooded Mary è un twist, una rivisitazione in blu del classico Bloody Mary, proposto da Sabina Yausheva, nuova bar manager del DRY Milano e da poco insignita del Cook Award del Corriere della Sera come Miglior Talento Bartender dell’anno 2021. Una versione più ricercata e ‘regale’, che fa del sangue blu la propria carta d’identità. Per realizzare l’acqua di pomodoro, che regala un tocco più umami al tutto, si utilizzano olive nere, pepe, sale, tabasco, salsa Worcestershire e un mix segreto del DRY Milano, che ricordano per affinità i sapori usati dallo chef Lorenzo Sirabella nella sua pizza Piennolo Rossa. Il colore  sgargiante del drink è dato dall’utilizzo della polvere di spirulina blu nel pomodoro filtrato, mentre nel finale del drink la polvere di liquirizia e il ribes si armonizzano in un contrasto di sapori e colori. Connubio perfetto del drink con la cucina e la pizzeria del DRY Milano, nell’uso degli stessi prodotti serviti al tavolo, a partire dall’infusione della vodka con il prosciutto dolce D’Osvaldo, prodotto a Cormons. Il drink è proposto in abbinamento proprio alla pizza signature Piennolo Rossa, in modo da far completare l’esperienza gustativa a 360 gradi, presso i due locali DRY Milano, in via Solferino, 33 e in via Vittorio Veneto, 28.

DRINKBLUE-BLOODED MARY
BARTENDER: Sabina Yausheva, bar manager del DRY Milano

INGREDIENTI:
30 ml vodka infusa con prosciutto crudo dolce D’Osvaldo
100 ml acqua di pomodoro condita
Polvere di spirulina blu

Bicchiere: Collins
Garnish: polvere di liquirizia e ribes rossi

PREPARAZIONE:
Il drink si prepara con la tecnica del throwing. Versare gli ingredienti in un mixing tin, aggiungere del ghiaccio e, con l’aiuto di uno strainer, versare il drink da un tin all’altro con un movimento che crea un effetto ‘cascata’. Ripetere il movimento 4/5 volte e versare il tutto in un bicchiere Collins con ghiaccio e una crusta di polvere di liquirizia. Guarnire con dei ribes rossi.

www.drymilano.it

[Le foto sono di Andrea Di Lorenzo]