Domenica 23 luglio Antonino Cannavacciuolo ha inaugurato il suo Cafè&Bistrot a Torino, lo ha fatto con un giorno d’anticipo rispetto alle previsioni. La location è nei pressi della chiesa della Gran Madre, nel vecchio bar del teatro Coccia in via Cosmo 6.
La struttura è suddivisa in 3 sale, ristrutturate secondo i principi del «feng shui», con una cinquantina di coperti al piano terra, un dehors in via Santorre di Santarosa e una sala sotterranea, con soffitto a volte con mattoni a vista, che sarà aperta d’inverno e una cucina ipermoderna a vista come la bella cantina fornita di una grande scelta di champagne.
Lo chef, che dirige la cucina di Villa Crespi, sarà a Torino un giorno la settimana, per il resto del tempo la brigata sará guidata dall’allievo di Cannavacciuolo Sommo, anche lui partenopeo verace.
Ispirati alla cucina campana anche i piatti che si uniranno a prodotti e ricette piemontesi, creando un connubio inedito, dove regnano le pizzette fritte e le altrettanto celebri linguine di Gragnano con calamaretti a spillo.
Al momento pare che ci sia giá il tutto esaurito fino alla chiusura estiva di agosto, ma non disperate a settembre si ricomincerá alla grande e inoltre durante l’inaugurazione, secondo quanto riporta il quotidiano torinese La Stampa, lo chef non ha escluso di portare il format bistrot anche a Milano o a Roma.