La Pitaya – il frutto del drago

La Pitaya un frutto a basso indice glicemico: curiosità e proprietà nutrizionali.

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Pitaya
Pitaya

Nel post precedente vi avevo parlato della Pitaya. Frutto di cui non avevo mai sentito parlare. Spinta dalla curiosità ho chiesto subito alla mia amica Dott.ssa Monica Maj se potevo mangiarlo e lei prontamente mi ha risposto che ha un basso indice glicemico: 37  Io, però, ne volevo sapere di più e allora mi sono messa alla ricerca.

PROPRIETA’ NUTRIZIONALI

La Pitaya ha un numero sorprendente di fitonutrienti, vitamine e minerali. È ricca di antiossidanti, vitamina C, acidi grassi polinsaturi, carotene e proteine e contiene anche carboidrati complessi e tiamina che aiutano nella digestione del cibo all’interno del nostro organismo.

Per 100 g di prodotto, il Frutto del dragone contiene:

Calorie 99
Grassi totali 0,61
Proteine 0,229 g
Acqua 83,0 g
Potassio 436 mg
Calcio 8,8 g
Colesterolo 0 mg
Fibra alimentare 0,9 g
Fonte: http://www.naturlove.it/frutto-del-dragone/)

GENERALITA’

Nome inglese (Dragon Fruit – Strawberry Pear) – Nome tedesco (Drachenfrucht).

Pianta della Pitaya
Pianta della Pitaya

La Pitahaya rossa o Pitaya (Hylocereus undatus) è una pianta succulente appartenente alla famiglia dell Cactateae, originaria (probabilmente) dell’America Centrale (Messico, Guatemala).

 

Questo Cactus ha un portamento ricadente e vegeta nelle zone tropicali aride.

 

Frutto della Pitaya
Frutto della Pitaya

Tipica fioritura notturna. Il nome deriva dal suo riginale aspetto: l’involucro dall’intenso colore rosso, abbinato a delle appendici estese verso l’esterno, ricorda infatti le fiamme emessa dalle fauci del mitologico animale.

 

La polpa può essere sia rossa che bianca piena di minuscoli semini neri commestibili.

Deve essere coltivata in zone soleggiate e gli apporti di acqua devono essere regolari durante il periodo estivo. In piena produzione, le piante di Pitahaya rossa possono avere fino a 4-6 cicli fruttiferi all’anno.

Polpa della Pitaya
Polpa della Pitaya

La polpa bianca o rossa è gradevole e morbida, con un gusto dolce e delicato arricchito da un leggero retrogusto aromatico. Si consuma come una coppa di gelato aiutandosi con un cucchiaino, al naturale o con lime e zucchero. I frutti vengono utilizzati anche per preparare una succosa bevanda (agua de pitaya) e in pasticceria. Si conserva per una decina di giorni a temperatura ambiente. Stesso utilizzo per la Patahaya gialla.

In Cina, dove fu introdotto subito dopo la sua scoperta, circolava la leggenda che fosse un uovo di drago o che fosse prodotto dal solidificarsi del fuoco di un drago.