Le mode alimentari spesso partono dalle star di Hollywood e spesso ci impiegano un attimo ad attraversare l’oceano, piú veloci che con il teletrasporto!
Questa volta parliamo di bere la linfa delle piante e pare che non sia una cattiva idea!
Nelle piante, è risaputo da millenni, ci sono infinite sostanze che agiscono sul corpo umano quasi come farmaci. E allora, dopo le bacche di goji, i semi di chia, lo zenzero, ecco arrivare sotto i riflettori la linfa delle piante, soprattutto betulla ed acero.
Nello specifico la linfa di betulla è ricca di betulina, una molecola molto importante per la resistenza all’insulina, capace anche di ridurre l’iperlipidemia e le placche aterosclerotiche ma non solo.
La sua storia è lunga, nota fin dall’antichitá soprattutto nei paesi nordici, era un elisir stagionale. Al sopraggiungere della primavera la linfa di betulla veniva raccolta con coltelli, tubi e secchi, l’albero non veniva danneggiato ma si poteva raccogliere la linfa in eccesso per ricavarne un succo che aiutasse a rinforzare l’organismo nel cambio di stagione.
Per questo è consigliata a bambini e adolescenti, per rinforzarsi nel periodo della crescita, ad anziani per contrastare i dolori articolari.
Ottimo depurante, stimola la diuresi, ha effetto drenante, aiuta ad eliminare il colesterolo in eccesso e contemporaneamente fornisce al corpo calcio, magnesio, potassio, fosforo.
Come tutte le piante o gli estratti medicinali ci sono anche controindicazioni: è sconsigliata a donne in gravidanze ed allattamento, a soggetti allergici ai pollini e al sedano, a chi assume anticoagulanti, barbiturici o farmaci ipotensivi.
Ecco, allora, una ricetta per una centrifuga drenante:
- Due fette di ananas
- Due gambi di sedano
- Un finocchio
- Due cucchiai di linfa di betulla