MUDEC: un’esperienza ad alto impatto sensoriale ed emotivo

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Incontrare personale vestito da chef con in mano vassoio profumatissimi è sicuramente la normalitá in un ristorante ma non è usuale se siete nell’ascensore di un museo, invece al MUDEC puó succedere anche questo perché al terzo piano della struttura c’è “Enrico Bartolini” l’elegante ristorante milanese dell’omonimo chef stellato, decisamente non il solito punto ristoro di un museo.

Per Enrico Bartolini, che ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui due stelle Michelin a Milano, una stella Michelin a Bergamo e una stella Michelin a Castiglione della Pescaia, aprire il ristorante al MUDEC ha significato rispondere alla sua filosofia Conterary Classic espressa attraverso nuove frontiere della gastronomia che si trasformano quasi in opere d’arte, come ad esempio il “Risotto alle rape rosse e salsa gorgonzola.”

Anche il bistrot del museo è affidato a Bartolini che lo gestisce con le dovute differenze ma con lo stesso stile e la stessa qualitá.

Se volete assaggiare la cucina di Bartolini…fatelo entro il 9 luglio potrete godere della spettacolare mostra Dinosauri giganti dall’Argentina”!

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Questa mostra racconta ai visitatori l’intera storia dell’evoluzione dei dinosauri attraverso reperti originali e unici provenienti dall’Argentina.

Si parte dal Triassico per giungere al Cretaceo, periodo di massimo livello di biodiversitá nei dinosauri. In questo periodo sono vissuti i giganti di cui sono esposte le ricostruzioni degli scheletri in dimensioni reali. La sala piú emozionante e spettacolare della mostra è quella in cui è esposto lo scheletro dell’erbivoro forse più grande del mondo, l’Argentinosaurus huinculensis, che poteva raggiungere i 38 metri di lunghezza.

Argentinosaurus.-Foto-Claus-Rammel

Lo spettacolare dinosauro occupa due sale (una solo per la coda) e infila il muso nel bookshop) stare a naso in su sotto il suo immenso scheletro da i brividi.

La mostra passa dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo: un embrione di dinosauro rinvenuto in una delle tante uova rinvenute negli spettacolari siti argentini.

La mostra non è grandissima ma ha un altissimo valore scientifico ed emozionale per grandi e piccini, il mio bimbo di tre anni e mezzo ha sgambettato eccitatissimo avanti e indietro per le sale, cercando di vedere dove finiva la grande coda che “passava nel buco del muro” e ha contemplato a bocca aperta le grandi uova dei suoi amati rettili.

La mostra fa parte di un piú ampio progetto culturale ”Dino-Polis” che comprende anche “Rex and the City. I sauri e noi”, che coinvolge anche il Museo di Storia Naturale di Milano

Per informazioni sulla mostra visita il sito del Mudec.

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