Olivicoltura sostenibile in Emilia-Romagna – il progetto TERRE DELL’OLIVO

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L’olivicoltura in Emilia-Romagna occupa un ruolo marginale, tuttavia dal 1996 al 2018 si è assistito a un forte aumento delle superfici olivetate; oggi sono oltre 4.000 gli ettari coltivati a olivo in Regione (dati ISTAT). Questo incremento è dovuto al crescente interesse di agricoltori e appassionati, che con questa coltura, in grado di ripristinare gli ecosistemi agricoli in aree svantaggiate, vogliono diversificare il loro reddito con un prodotto di nicchia: l’olio extravergine di oliva (EVO).

A differenza di molti altri prodotti alimentari, risulta ancora molto difficile far percepire al consumatore le differenze organolettiche esistenti tra diversi oli EVO. Inoltre, il consumatore in etichetta non trova alcuna informazione riguardante le caratteristiche organolettiche. La promozione degli oli EVO richiede una valorizzazione del prodotto anche attraverso il suo corretto utilizzo in cucina (abbinamento consapevole).

Negli ultimi anni, alcuni studi hanno valutato quali ambienti dell’Emilia-Romagna siano più vocati alla coltivazione dell’olivo. La conoscenza del legame esistente tra il prodotto e le caratteristiche climatiche e pedologiche del territorio di produzione consente di migliorare la gestione agronomica, orientando le scelte colturali verso la corretta sinergia tra ambiente e cultivar. Nell’ambito di questo filone di ricerche si inserisce il progetto TERRE DELL’OLIVO, finanziato dal PSR Emilia-Romagna nell’ambito della misura 16.1- Gruppi Operativi per l’Innovazione, focus area 3A, coordinato e realizzato da Ri.Nova, con la responsabilità scientifica di UNIPR, UCSC e di IBE-CNR di Bologna, e con la fattiva collaborazione di CAB – Brisighella, Frantoio del Consorzio Agrario Adriatico, Frantoio Buratti Antonella, IRECOOP, Az. Agr. Fabbri Paolo, Az. Agr. Cappella Guido Coop. Sociale Il Ventaglio di ORAV e la consulenza di I.TER.

TERRE DELL’OLIVO nasce con l’obiettivo di sviluppare supporti operativi per la valorizzazione e la promozione di una filiera olivo-oleicola altamente sostenibile, attraverso la valutazione della vocazionalità delle “Terre dell’olivo”, la creazione di un percorso di certificazione di sostenibilità di territorio, l’analisi delle potenzialità commerciali degli oli territoriali e la definizione di opportune strategie di posizionamento sul mercato.

Per valutare la vocazionalità delle terre dell’olivo della Romagna, è stata redatta la Carta delle Terre dell’Olivo. Ciascuna “Terra” raggruppa ambienti e suoli con comportamento agronomico simile rispetto alle potenzialità di coltivazione dell’olivo e le relative considerazioni sulla gestione agronomica dei suoli. La Carta delle Terre dell’Olivo costituisce uno strumento di supporto organizzativo utile per la produzione di “linee guida” per una gestione sostenibile dell’olivo nel territorio.

Attraverso un percorso di certificazione di sostenibilità delle “Terre dell’Olivo” sono state implementate pratiche e protocolli nella filiera olivo-oleicola, nei territori delle DOP olio Brisighella e Colline di Romagna, traducendole in certificazioni di sostenibilità. A tale scopo, il progetto ha trasposto sull’olivo gli standard pubblici di certificazione per il settore vitivinicolo, quali il Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), la certificazione di organizzazione aziendale (VIVA) e lo schema di certificazione (SOStain).

Infine, con lo scopo di valutare le potenzialità commerciali per promuovere gli oli ottenuti nel territorio e aumentarne la competitività, nel progetto sono stati condotti panel test e test di gradimento sui consumatori, per ottenere informazioni sulla percezione che il consumatore ha rispetto al prodotto «olio EVO» del territorio emiliano-romagnolo.

I risultati ottenuti nell’ambito del progetto Terre dell’Olivo intendono garantire una chiara riconoscibilità di questa filiera altamente sostenibile da parte dei consumatori, attraverso il coinvolgimento attivo di diversi attori della filiera olivicola. Il sistema di certificazione di sostenibilità territoriale, per la produzione di un olio EVO di elevata qualità ottenuta con processi sostenibili per l’ambiente, oggi, oltre ad essere una esigenza dei consumatori, è importante anche per i produttori agricoli, consapevoli che una maggiore attenzione alle problematiche ambientali può portare a consistenti risparmi energetici, di risorse e di materiali, traducendosi in benefici economici. La certificazione rappresenta dunque un’informazione di base che può facilmente viaggiare lungo tutti gli anelli della filiera, garantendo una piena consapevolezza del forte legame che unisce l’olio al suo territorio di produzione, promuovendo tale binomio.

Iniziativa realizzata nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell’agricoltura” – Focus Area 3A – Progetto ” Sviluppo di supporti operativi per la valorizzazione e promozione di una filiera olivicola altamente sostenibile in Emilia-Romagna – TERRE DELL’OLIVO “.